Il 29 ottobre 2020 prendeva avvio la vita comunitaria delle Sorelline del Cuore Eucaristico di Gesù, un’esperienza di discernimento vocazionale nata dal desiderio di quattro ragazze – tre delle quali di appena diciottenni! – di poter condividere un cammino di fede attraverso un tempo e uno spazio di vita comune.

Un simile desiderio si è tramutato in una precisa richiesta che le giovani hanno rivolto a Diego Manetti, all’epoca insegnante di Storia e Filosofia di una di esse e da alcuni anni in rapporto con ciascuna di loro nell’ambito di un percorso di formazione cristiana e approfondimento della fede rivolto a un più ampio gruppo di giovani del quale le quattro facevano parte.

Dinanzi a una simile richiesta, la sola strada che pareva possibile percorrere, agli occhi di Diego, fu di affidare il tutto, nella preghiera, alla Madonna, chiedendo luce sul da farsi. In concreto, la cosa si tradusse in un invito rivolto a Marina, Maria, Sara e Stefania – questi i nomi delle giovani di cui stiamo parlando – affinché partecipassero a un pellegrinaggio a Fatima che proprio Diego avrebbe guidato, per un gruppo di una cinquantina di fedeli, dal 9 al 12 ottobre 2020.

Sono stati giorni assai intensi e fecondi, che potremmo definire “decisivi”, alla luce di quanto è poi nato e in questi anni si è sviluppato. Infatti, già il 10 di ottobre – al termine del cammino penitenziale che, in ginocchio, si percorre dal principio della spianata di Cova da Iria fino alla cappellina delle apparizioni della Regina del Rosario – Diego e le quattro ragazze hanno potuto vivere un momento di preghiera particolarmente intenso, che avrebbe dato il via a quella che oggi è la realtà delle Sorelline del Cuore Eucaristico di Gesù.

Infatti, proprio all’interno del “recinto” più vicino alla statua della Madonna, nella cappellina delle apparizioni a Fatima, raccolte in preghiera le giovani hanno compreso che se la Vergine del Rosario le aveva chiamate fin là, non poteva che essere per “raccoglierle” insieme e fare proprio di quella cappellina la loro prima “casa” comunitaria. E visto che, solitamente, la prima casa di comunità è la più difficile da aprire, tutte e quattro confidavano che presto sarebbe arrivato il tempo di aprire la “seconda”.

Accolta dunque quella che sembrava una conferma della bontà del loro desiderio di vivere insieme un percorso di fede e di vita, Diego propose un criterio che sempre riteneva assai efficace per discernere la volontà di Dio: rivolgersi al proprio parroco – responsabile della Chiesa-Santuario del Cuore Immacolato di Maria a Casale Monferrato (AL), presso la quale lo stesso Diego viveva da una decina d’anni ormai – per domandare se fosse possibile che le ragazze andassero ad abitare presso i locali dell’ex convento cappuccino della parrocchia di Santa Maria degli Angeli presso Santa Maria del Tempio, frazione di Casale Monferrato. Quale che fosse stata la risposta, la si sarebbe dovuta tenere per sicura espressione della volontà di Dio, poiché il parroco ne era rappresentante in quanto sacerdote.

Presentata dunque questa richiesta al parroco, Diego si vide accogliere la proposta, purché – così gli fu detto – si occupasse lui direttamente di questa nascente realtà comunitaria. E così Diego ha fatto, da allora fino a oggi, allorché le Sorelline del Cuore Eucaristico di Gesù si apprestano a festeggiare il quarto anniversario di vita comunitaria, iniziata con l’ingresso in quel convento proprio il 29 ottobre 2020.

In breve, le ragazze – che, nel frattempo, avevano deciso di chiamarsi “Sorelline del Cuore Eucaristico di Gesù” per evidenziare la giovane età di coloro che aspiravano a verificare un’eventuale chiamata alla consacrazione religiosa attraverso una vita di preghiera incentrata sul culto e la devozione alla presenza eucaristica di Gesù nel Ss. Sacramento – si sono date una regola di preghiera, conciliando i doveri di studentesse con l’apostolato: l’accoglienza di altre giovani presso la comunità, l’animazione di momenti di preghiera e di formazione cristiana.

Verso il termine dell’anno scolastico – che, per tre delle quattro ragazze coincideva con l’esame di maturità – le Sorelline (o SCEG, come si decise di abbreviare la denominazione completa di tale realtà) si trovano costrette a lasciare il convento di Santa Maria del Tempio, per trasferirsi, dopo alcune settimane, presso i locali della Chiesa del Cuore Immacolato di Maria, ancora una volta grazie all’accoglienza del parroco che già aveva dato il beneplacito per l’avvio della loro esperienza di discernimento vocazionale.

Dopo aver vissuto un anno in tale parrocchia – unendo una sempre più intensa e meglio definita vita di preghiera a un rigoroso percorso di formazione interna con corsi di Scienze Religiose coordinati da Diego Manetti che, in tal modo, metteva la propria preparazione teologica al servizio delle SCEG – le Sorelline si sono trovate a dover nuovamente cercare una nuova sistemazione, approdando questa volta presso Casa “Carla Maria” di Borgo San Martino (AL), a pochi chilometri di distanza da Casale Monferrato.

La struttura – di recente costruzione e più grande– ha permesso un notevole ampliamento delle iniziative di apostolato e accoglienza di altre giovani per tempi più o meno lunghi di discernimento vocazionale, vedendo crescere il numero delle ragazze fino alla situazione attuale che vede quattro Sorelline residenti in comunità e altre cinque legate all’esperienza SCEG nel cosiddetto regime di “alleanza”: pur restando a casa propria, cioè, esse abbracciano il carisma della comunità e seguono una precisa regola di preghiera, incentrata anzitutto sull’adorazione eucaristica.

In questo ultimo biennio, l’evento più rilevante è sicuramente l’approvazione dello Statuto della “Società del Cuore Eucaristico di Gesù”, associazione privata di fedeli cui fa riferimento l’esperienza comunitaria delle SCEG, con concessione del riconoscimento giuridico canonico da parte del Vescovo di Casale Monferrato, Mons. Gianni Sacchi, nella primavera del 2023.

Alla luce di questo passo – che fa delle SCEG a pieno titolo una realtà della Chiesa al servizio della Chiesa stessa – non possiamo che sperare in un proseguo di cammino che si riveli ricco di frutti, potendo continuare ad accogliere ragazze e giovani donne che, come noi, hanno il desiderio di trascorre un tempo di silenzio e di preghiera per poter meglio ascoltare la voce di Dio e comprendere quale progetto d’amore il Signore abbia pensato da principio per ciascuna di loro.

Vista di spalle sorelline mentre passeggiano al tramonto

Nel festeggiare dunque il nostro quarto anniversario di vita comunitaria, rendiamo lode e grazie a Dio per la fedeltà e l’amore provvidente con cui ha suscitato e sostenuto questa Sua piccola opera, confidando nelle vostre preghiere per restare sempre docilmente disponibili alla Sua volontà.