Il mese di marzo è il mese di san Giuseppe per eccellenza, il cui cuore è proprio la solennità del 19, dove celebriamo con gioia il nostro santo Patriarca. Diceva san Gregorio Nazianzeno che “Il Signore ha riunito in Giuseppe, come nel sole, tutta la luce e lo splendore degli altri santi tutti assieme”.
Questo santo ha ricoperto un ruolo fondamentale nella Redenzione operata dal Salvatore Gesù, che Dio stesso affidò alle sue paterne cure, assieme alla Vergine Maria. Egli non fu un uomo qualsiasi, bensì quell’uomo scelto tra tutti gli uomini, cui Dio volle affidare “la custodia dei suoi tesori più preziosi” (Quaedmodum Deus).
San Giuseppe viene chiamato “uomo giusto”, e tale titolo sottolinea sia la sua attenzione alle leggi di Dio e degli uomini, ma soprattutto le grandi virtù che lo distinguevano fra tutti gli uomini del passato, del presente e del futuro.
Egli era chiamato a svolgere quel compito che Dio gli avrebbe affidato quando sarebbe venuta la pienezza del tempo (Gal 4, 4). Quella di Giuseppe è una vocazione, a lui infatti è dato, secondo l’economia della grazia di Dio per noi, di conoscere il mistero dell’incarnazione e di esserne «ministro», e tale ministero ha inizio con la chiamata che Dio gli volge. Papa Benedetto XV definisce bene il ruolo del santo Patriarca e del valore di una sua devozione sincera da parte nostra: “San Giuseppe ci conduce direttamente a Maria Santissima e, per mezzo di Lei, a Gesù, sorgente di ogni santità”.
È proprio a san Giuseppe che dobbiamo guardare in questi tempi di grande prova e di grande desolazione. Egli fu pronto ad accettare la volontà di Dio, nella certezza che tutto ciò che si compiva aveva un suo progetto ben definito e di cui era chiamato a far parte. L’umiltà è una virtù che caratterizza il nostro caro santo, che fin dal principio si ritiene indegno di essere scelto per affiancare la Vergine Maria, scelta per essere la Madre di Dio, di cui lui sarebbe diventato il padre sulla Terra e il custode.
Rivolgiamoci dunque al santo Patriarca, pregandolo di esserci da guida in questa terra e di intercedere presso il Padre per una vera conversione del cuore. Noi Sorelline in questo mese di marzo stiamo pregando il Sacro Manto di san Giuseppe per affidarci a colui che visibilmente ci ha aiutato e che continua a operare nella nostra vita comunitaria.
“Ricordati, o purissimo sposo di Maria, o caro mio protettore San Giuseppe, che mai si udì aver alcuno invocato la tua protezione e chiesto il tuo aiuto senza essere stato consolato. Con questa fiducia io mi rivolgo a te e a te fervorosamente mi raccomando. O San Giuseppe, ascolta la mia preghiera, accoglila pietosamente ed esaudiscila”. Amen.