Mc 1, 12-15
In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano. Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Nella versione secondo Marco, l’episodio delle tentazioni di Gesù nel deserto è assai più breve di quanto non sia invece nelle pagine di Matteo e di Luca. Ma l’insegnamento essenziale emerge comunque: il Signore è venuto per mostrare all’uomo come riuscire vincitore, con la Sua grazia, nella lotta contro il Maligno e, per far questo, non ha esitato a sottoporsi Lui stesso alle tentazioni, per insegnarci come condurre la buona battaglia di ogni giorno. Respinti gli attacchi e le seduzioni del demonio, gli angeli si mettono a servirlo, per mostrare espressamente il riconoscimento della sua superiorità in quanto Figlio di Dio. Quindi, una volta arrestato il Battista, Gesù ne accoglie il testimone e ne prosegue la missione, esortando alla conversione, ma insistendo – e questa è la novità rispetto all’annuncio del Precursore – sul fatto che “il regno di Dio è vicino”. Con questo non intende che stiano per realizzarsi le condizioni di rivincita israelita contro gli occupanti romani, come si illudevano potesse accadere quanti aspettavano un mero messia politico e terreno. Intende invece far capire che Lui è il regno di Dio stesso, cioè la signoria divina che si rende presente nel mondo, iniziando col respingere le tentazioni del diavolo e poi accogliendo l’omaggio degli angeli. E tu? Sei disposto ad accogliere la signoria di Gesù nella tua vita? Riconosci cioè che è Dio Onnipotente e Padre buono non soltanto in Cielo ma anche nella concretezza della tua esistenza quotidiana?