Nella giornata di domenica 17 novembre 2024, come Sorelline siamo state invitate dai Padri Carmelitani scalzi presso il Santuario di Gesù Bambino di Arenzano, ad animare l’Adorazione Eucaristica, pregando in modo particolare per le vocazioni.
Nel giorno in cui si fa memoria della Risurrezione del Signore, offrire a Lui un’ora per adorarLo e per abbandonarsi nel Suo Cuore Eucaristico, è un dono immenso!
Veramente nell’Eucaristia Gesù ci ha dato tutto. Avendoci amato, ci amò fino alla fine, donandosi completamente a noi, restando presente sotto le specie del pane e del vino, per unirsi a noi nella santa Comunione.
Tutte le più alte e più profonde espressioni dell’Amore di Dio sono racchiuse nell’ Eucaristia. Essendo Amore infinito, Gesù Cristo non ci ha privati della Sua presenza, restando fra noi con umiltà nel Tabernacolo, nascosto sotto i veli eucaristici come vittima innocente in olocausto di adorazione al Padre, intercedendo incessantemente per noi.
Durante l’Adorazione abbiamo meditato su tre brani del Vangelo di Matteo sul tema della vocazione:
il primo – Mt 9,35 – in cui Gesù instancabilmente percorre villaggi e città, insegnando e predicando il Vangelo del Regno e curando ogni malattia e infermità. Egli, rivolgendosi ai suoi discepoli afferma: “La messe è molta, ma gli operai sono pochi! Pregate dunque il padrone della messe che mandi operai nella sua messe”.
Il secondo brano – Mt 4,18 – riguarda la chiamata di Simone e Andrea, e di Giacomo e Giovanni, i quali, lasciano tutto per seguire prontamente il Signore. Per questo abbiamo scelto come canto “Ti dono il mio cuore Gesù”, affinché sia Gesù stesso a trasformare il nostro cuore e a renderlo simile al Suo, pronto ad accogliere ogni Suo invito.
Infine, il terzo brano – Mt 9,9 – la chiamata di Levi, il quale all’invito di Gesù a seguirlo, fu pronto nel rispondere cambiando vita.
Anche noi desideriamo metterci nel Cuore di Gesù, affidandogli le nostre vite e vocazioni, chiedendogli di renderci pronti e disponibili ad accogliere la Sua chiamata e il Suo Amore per noi.
Dinanzi al Suo Volto Eucaristico lasciamoci trasformare e guarire, abbandonandoci completamente senza riserve in Colui che giorno dopo giorno ci attende nell’Eucaristia per ricolmarci di grazie.