Dal 18 giugno al 16 luglio 2024 due Sorelline del Cuore Eucaristico di Gesù – comunità di discernimento vocazionale nata quattro anni fa a Fatima – hanno vissuto un’esperienza vocazionale missionaria in Kenya. Un tempo intenso e fecondo che le due Sorelline – Sara e Maria – ci raccontano attraverso la loro esperienza.
Da lungo tempo desideravano vivere un’esperienza missionaria in Africa: un desiderio comune che portavano nel cuore, confidando così di poter ascoltare ancor meglio la voce di Dio in un contesto ove l’essenzialità materiale è di stimolo per incentrasi sull’ Essenziale.
La loro esperienza si è svolta precisamente presso la diocesi di Malindi in Kenya, dove hanno prestato servizio nella cattedrale di Sant’ Anthony. Insieme al beneplacito del vescovo della diocesi di Casale Monferrato – Mons. Gianni Sacchi – e della diocesi di Malindi – Mons. Wilybard Kitogo Lagho – sono state accompagnate lungo tutto il periodo di esperienza da Fr. Bernardo Malasi e dalle suore locali, con le quali hanno svolto le attività di apostolato.
“Questa esperienza – racconta Sara – per me è stata una grande opportunità di crescita umana e spirituale. Potermi abbandonare alla Provvidenza è stata occasione per sperimentare la paternità di Dio e la Sua presenza costante, insieme alla bellezza di fare esperienza dell’unità dei cristiani perché uniti da un solo Spirito. Insieme a questo mi “porto a casa” la sollecitudine di cercare nell’altro il Volto di Gesù da servire e amare: gli occhi dei bambini e delle persone che ci è stato fatto dono di incontrare, talvolta nella gioia e talvolta nel dolore, – come ci insegna la nostra patrona di comunità: la Beata Chiara Luce Badano – sono stati l’espressione di “Gesù abbandonato” da abbracciare con tutta me stessa”.
Maria aggiunge la sua testimonianza personale: “L’esperienza missionaria vissuta in Africa ha significato per me l’opportunità di vivere un dono grande, passato attraverso la provvidenza di Dio che si mostra attraverso persone concrete. Diego e la comunità in primis, i quali si sono mostrati sin da subito pronti a cogliere e ad accogliere il desiderio e il bisogno che portavo nel cuore, sostenendo e accompagnando così me e Sara in quanto eravamo chiamate a vivere. Le cose da dire sarebbero moltissime, aggiungo che la costante e il centro di questa esperienza missionaria l’ho trovata nel vedere Gesù vivo, qui ed ora, nell’Eucaristia e nei volti delle persone conosciute e incontrate, conferma per il mio cammino di vita personale e comunitario, proprio perché significativo rispetto al carisma delle SCEG”.
Visitando i malati nei villaggi, le Sorelline hanno accompagnato le suore a portare la Comunione, vedendo ancora di più la povertà, l’essenzialità e la solitudine di tante persone. Ciò che più sorprendeva era la gioia con cui questi fratelli in Cristo attendevano il conforto spirituale e la grazia di ricevere l’Eucaristia. Così – ricordano Sara e Maria – ogni sacrificio e difficoltà avuto lungo il viaggio per passare da un posto all’altro poteva essere offerto e acquisiva senso e significato.
Un’esperienza di cui le Sorelline sono grate e dalla quale molto si portano “a casa” nella quotidianità del cammino personale e comunitario.
La comunità vive di provvidenza, in una situazione di precarietà che si è resa ancora più difficile dopo che lo scorso 31 agosto, mentre si trovavano a Roma per esami e lezioni presso la Pontificia Università Santa Croce, le Sorelline sono state derubate di tutto – valigie, abiti, computer, libri, effetti personali e, per qualcuna, anche soldi e documenti – da ladri che hanno forzato un finestrino laterale del pulmino comunitario. Con tanta amarezza, dispiacere e un ingente danno economico.
Per chi volesse sostenere le Sorelline in questo difficile momento di prova, si può fare una offerta sul conto corrente intestato ad Associazione Società del Cuore Eucaristico di Gesù – IBAN IT85J030 69096061 00000 196272″.
(Pubblicato su “La Vita Casalese” di giovedì19 settembre 2024)